lunedì 6 febbraio 2017

Recensione: La scelta decisiva

Titolo: La scelta decisiva
Autrice: Charlotte Link
Editore: Corbaccio
Pagine: 432
Prezzo: 18,60

Descrizione:  
Voleva solo essere d’aiuto.Non sapeva che la sua decisione gli avrebbe cambiato la vita.
Simon sceglie di passare le vacanze di Natale con i figli, nella casa al mare del padre, cedendo ancora una volta all’ennesima richiesta della ex moglie e mettendo alla prova per l’ennesima volta la pazienza della sua nuova compagna. Non solo: i piani all’ultimo momento saltano, e lui si ritrova da solo in un paese nel Sud della Francia, vuoto, triste e piovoso. Incerto sulle prossime mosse, Simon passeggia sulla spiaggia sotto l’acqua quando si imbatte in un alterco fra due uomini e una giovane donna, Nathalie: disperata, senza soldi, senza documenti non sa dove andare e Simon, quasi suo malgrado, le offre ospitalità. Non sa che questa sua decisione lo farà precipitare in un incubo da cui cercherà di uscire seguendo le tracce, macchiate di sangue che conducono fino a Sofia e a un’altra ragazza: Selina. Sullo sfondo di una Francia ferita, in cui si respira ancora l’odore acre della paura degli attentati, le storie di persone apparentemente lontanissime fra loro, per un incredibile inanellarsi di eventi, si intrecceranno in modo drammatico e inaspettato ai destini di Simon e Nathalie a mille chilometri di distanza, in una Bulgaria povera e disperata.
Avvincente, inquietante, sorprendente, La scelta decisiva è la riconferma dell'indiscusso talento di una delle maggiori autrici di thriller contemporanee.

L'autrice: 
Charlotte Link, nata nel 1963, è una delle scrittrici tedesche più affermate. In Italia Corbaccio ha pubblicato La casa delle sorelle, La donna delle rose, Alla fine del silenzio, L’uomo che amava troppo, La doppia vita, L’ospite sconosciuto, Nemico senza volto; la trilogia Venti di tempesta, Profumi perduti, Una difficile eredità; L’isola, L’ultima traccia, Nobody, Quando l’amore non finisce, Il peccato dell’angelo, Oltre le apparenze, L’ultima volta che l’ho vista, Giochi d’ombra, L’inganno (tutti anche in edizione TEA) e il memoir Sei nelle mie parole.
 
La mia recensione: 
Fare del bene non sempre è la scelta ideale, a volte le buone azioni possono produrre effetti collaterali indesiderati. Quando Simon si imbatte in Nathalie non esita a tenderle una mano. Lei è giovanissima, è uno scricciolo, è visibilmente affamata, infreddolita, impaurita. Un uomo minaccia di rivolgersi alla Polizia perché si è intrufolata abusivamente in uno stabile alla ricerca di un riparo e lui avverte l’istinto di tirarla fuori dai guai. L’idea è quella di blandire il suo aggressore, farle mangiare un boccone e poi lasciarla andare per la sua strada. Nulla di eccezionale, insomma, niente che una persona dotata di buon senso e un minimo di sensibilità  non farebbe. I problemi cominciano quando giunge il momento del congedo, perché la ragazza non sembra ben disposta a separarsi dal suo benefattore; rivela di essere davvero nei pasticci e insiste affinché lui la aiuti ancora un po’. È così che, quasi senza rendersene conto, Simon si ritrova invischiato in una storia che ha dell’assurdo, ma quando lo capisce è già tropo tardi per tirarsi indietro.
Nathalie è braccata da ignoti. Lei giura di non sapere chi siano i tipi che le danno la caccia, né perché la inseguono, sa solo che il suo ragazzo, un bel giorno, l’ha chiamata anziché rientrare a casa e le ha suggerito di fuggire in tutta fretta. Quel che appare sempre più chiaro è che si tratta di persone molto pericolose, in effetti, hanno già seminato un cadavere sul loro cammino e adesso hanno preso di mira anche Simon.
I due estranei finiscono dunque per ritrovarsi legati a doppio filo, costretti a fuggire e a nascondersi insieme, nonché a tentare di far luce sulla verità, giacché sembra essere l’unico modo per poter porre fine all’incubo.
L’avvincente plot che pian piano si delinea esula dal classico schema dell’indagine poliziesca. A un certo punto la Polizia sarà tirata in ballo e giocherà il suo ruolo nella vicenda, ma il percorso che seguiremo per giungere alla risoluzione dell’enigma è alternativo. L’autrice ci guida nella ricomposizione del puzzle  alternando la descrizione di quello che accade a Simon e Nathalie al racconto di una storia, all’apparenza, parallela ma strettamente connessa alla loro.
La narrazione procede per quadri e la chiave per comprendere il tutto è da ricercarsi proprio nel collegamento fra l’uno e l’altro.
La Francia e la Bulgaria  sono i due poli geografici di riferimento, a unirli una terribile realtà: quella della tratta di esseri umani.
L’attualità e il realismo dei temi affrontati sono fra gli aspetti più coinvolgenti e più inquietanti di questo thriller mozzafiato. La storia si svolge ai giorni nostri e le atmosfere che si respirano rispecchiano in pieno il presente. Da un lato ci ritroviamo per le strade di una Parigi scossa dai recenti attentati terroristici,  una Parigi che spogliatasi momentaneamente della sua aura romantica e sognatrice tenta di vincere la paura e guardare al futuro;  dall’altro esploriamo i quartieri poveri di Sofia, laddove la disoccupazione e la fame spingono i giovani a guardare all’occidente come a una terra promessa, una via di salvezza per poter realizzare i propri sogni o quantomeno garantirsi un avvenire dignitoso.
Trascinandoci nelle spire di un giallo che ci inchioda alla pagina, Charlotte link ci parla di compravendita di schiave del sesso, svelandoci i retroscena agghiaccianti di una rete internazionale, ben organizzata e spietata, che affonda le radici ben al di fuori della fiction.  
Nello stesso tempo ci racconta il vissuto dei vari protagonisti, cosicché il noir si tinge di molteplici sfumature, abbracciando la sfera dei sentimenti. La psicologia di Simon e Nathalie, tratteggiata a fondo attraverso la ricostruzione dei rispettivi background, è determinante per comprendere le loro azioni e il significato che l’avventura condivisa acquisirà nella loro esistenza. Simon è un buono ma è soprattutto un debole. Si lascia sopraffare dalle persone che lo circondano, lasciando che siano gli altri a decidere per lui. Reduce da una separazione, continua  a essere succube della ex moglie che gli organizza il tempo e detta le regole nella gestione del suo rapporto con i figli. Da Nathalie si fa coinvolgere proprio perché incapace di dire di no, tuttavia la brutta esperienza che dovrà affrontare si tradurrà per lui anche in un’occasione di crescita e di cambiamento.
Nathalie ha un passato drammatico alle spalle: un padre che l’ha abbandonata, una madre alcolizzata, una lunga storia di affidamenti e rifiuti, e il calvario dell’anoressia. Il ragazzo che l’ha trascinata nei guai, per lei, è tutto poiché in lui vede l’unica persona al mondo che l’abbia mai accettata e desiderata. Anche nel suo caso, la situazione estrema di pericolo le fornirà l’occasione giusta per riconsiderare la sua rete di relazioni, il suo modo di rapportarsi al mondo, e la aiuterà a svoltare.
Drammatica e ancor più toccante sarà poi la storia che si profilerà sul fronte bulgaro, laddove toccheremo con mano la miseria, la disperazione ma soprattutto la forza e l’amore di una madre coraggio.
Non solo un ottimo thriller ma un romanzo attuale e realistico, in grado di esplorare il lato oscuro della nostra società, andando oltre i confini di genere.







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